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A MODERNIST MANIFESTO


FIRST FLOOR

SECOND FLOOR
GROUND FLOOR
Originariamente progettata negli anni Sessanta, la villa ricorda l'architettura usoniana di Frank Lloyd Wright, con linee semplici, pianta regolare e materiali naturali che si fondono in accordo con l'ambiente circostante.
Materiali autentici come le pareti in pietra, i mattoni a vista, il legno e il cemento sono stati mantenuti e reinterpretati attraverso accostamenti che valorizzano la luce naturale e vivacizzano lo spazio, una simbiosi tra il genius loci e l’architettura, finalizzato al rispetto dell’identità originaria e alla reinterpretazione attraverso un linguaggio fresco e autentico.
Il progetto ridisegna gli interni, eliminando la maggior parte dei corridoi e alcune piccole stanze un tempo destinate alla lavanderia e ai servizi, ottenendo ambienti più aperti e ariosi e offrendo maggiore fluidità tra le diverse aree della casa.
La scala ellittica, fulcro della casa, si rivela già dall’ingresso e organizza simmetricamente gli spazi della zona giorno: a est, il living si sviluppa con una parete in pietra che accoglie un camino integrato nell'area conversazione, mentre un grande divano domina la zona TV; a ovest, la cucina di 40 mq in stile americano è caratterizzata da un’ampia isola in Travertino Rosso Persiano realizzata su misura. Il dining nook, con una panca integrata sotto finestra, offre uno spazio intimo per pranzi ristretti, mentre una serie di ante nasconde frigoriferi, dispense e due passaggi segreti verso la zona di servizio e le scale secondarie. Una vetrata a tutta altezza, verniciata a polvere, separa la cucina dalla sala da pranzo. Il piano superiore, con il suo pavimento in parquet di rovere posato “a sorella”, accoglie le camere da letto, tutte affacciate sulla scala principale e collegate da un percorso continuo in resina color crema. Lo studio centrale della proprietaria, caratterizzato da una vetrata su misura e da un ampio affaccio sulla terrazza principale, rappresenta un rifugio di luce e ispirazione.
Ogni dettaglio, dall’uso di materiali genuini alla cura sartoriale degli arredi, si inserisce in un racconto coerente in cui gli spazi non sono solo vissuti, ma sembrano animarsi, diventando essi stessi protagonisti della vita di chi li abita.
PRIVATE RESIDENCE
Location: GROTTAFERRATA
Year: 2025
Photography: Peter Molloy
Publications: AD Italia, DIVISARE,Urdesign,

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